Contenuti aggiuntivi all’interno: Schede di approfondimento – Testo canzone
- PREGHIERA INIZIALE
- ASCOLTIAMO IL SIGNORE CHE CI PARLA
- RILEGGIAMO CON ATTENZIONE
- MEDITIAMO CONSIDERANDO LA NOSTRA REALTA’ DI COPPIA
1. PREGHIERA INIZIALE
Dio nostro Padre, non potremo mai spiegare del tutto l’esperienza d’amore alla quale ci hai chiamati, ma sappiamo che sei Tu che ce l’hai donata.
Amandoci, noi partecipiamo alla Tua stessa vita, di Te che sei l’Amore, e per questo ti diciamo grazie. Tu ci hai fatti capaci di ricevere e di donare l’amore perché Tu stesso sei così, e noi siamo tuoi figli, fatti a tua immagine.
Tu hai costituito la Chiesa come un legame d’amore tra Gesù e i suoi amici, legame dentro il quale esiste anche il nostro amore di coppia. Manda su noi lo Spirito Santo, che ci renda sempre più parti attive della tua Chiesa. Amen.
Il nocciolo della questione – Chi chiede di poter celebrare il sacramento dell’amore cristiano – che rappresenta l’amore che unisce Cristo Sposo alla Chiesa sua Sposa – lo fa perché conosce (cioè ama) sia Cristo che la Chiesa. I tre pilastri della vita cristiana sono l’ascolto della Parola di Dio, la Preghiera comunitaria e quella personale, e l’Amore fraterno.
2. ASCOLTIAMO IL SIGNORE CHE CI PARLA
Dal Vangelo secondo Matteo (22,34-40)
34Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
38Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. 39E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Dal libro degli Atti degli Apostoli (2, 41-43;45-48)
41Allora coloro che accolsero la parola (di Pietro) furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone. 42Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. 44Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; 45chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, 47lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. 48Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio!
3. RILEGGIAMO CON ATTENZIONE.
- Per metterlo alla prova
- Senza una retta intenzione, persino una domanda sulla “Legge” – cioè sulla volontà di Dio contenuta nella Sacra Scrittura – può diventare un’occasione per ingannare, per tendere un tranello a Gesù. Com’è il cuore di questi interlocutori di Gesù? Cosa vogliono davvero: ascoltare, apprendere, confrontarsi… o provare a coglierlo in fallo? Accoglieranno della proposta di Gesù solo quello che vogliono trovare, cioè nulla.
- La domanda degli interlocutori di Gesù è sul comandamento “più grande”, ovvero quello più importante, quello che sta a fondamento di tutte le altre centinaia di precetti della legge ebraica.
- «Amerai il Signore con tutto»
- Gesù riprende le Scritture Sacre degli ebrei, ma “amare” dovrebbe piacere a tutti e attirare tutti: tutti potrebbero concordare sul fatto che amare è bello, giusto, persino “vantaggioso”. Gesù precisa ed “esige” che lo si faccia con “tutto”, cioè con la pienezza di noi: cuore, anima, mente. Così è amore totale, pieno!
- Gesù può dirlo con verità e senza presunzione perché il suo amore è così: anche chi non è suo discepolo riconosce in lui un uomo di alta statura morale, coerente con ciò che ha detto… fino a pagare con la propria vita.
- «Il secondo è simile al primo»
- Gesù lega inscindibilmente insieme il primo e il “secondo” comandamento: chi ama veramente, ama insieme Dio e le sue creature. Qualcuno dice di amare Dio, ma non ama le persone… e il suo amore è smentito dalla sua condotta; altri dicono di non riconoscere Dio, ma amano chi sta loro vicino, senza accorgersi che così fanno proprio ciò che il Dio di Gesù Cristo ha “comandato”.
- Insegnamento, unione, frazione
- Cinquanta giorni dopo la risurrezione di Gesù, lo Spirito Santo scende sugli apostoli: Pietro e gli apostoli, prima paurosi, ricevono la forza di tenere un discorso a quelli che si erano radunati. Alcuni accolgono il loro annuncio e si fanno battezzare: si allarga il giro dei discepoli e si costituisce la Chiesa delle origini.
- I “pilastri” del loro stare insieme sono tre: i racconti degli apostoli che narrano gli eventi di Gesù (Parola di Dio, dalla voce autorevole di chi ha conosciuto di persona Gesù); il rito della frazione del pane (come aveva fatto Gesù nell’Ultima Cena, cioè l’Eucarestia, la Preghiera comunitaria); l’unione fraterna (l’amore al Prossimo).
4. MEDITIAMO CONSIDERANDO LA NOSTRA REALTA’ DI COPPIA
- I cristiani ascoltano la Parola di Gesù
- Ciascuno di voi due ha deciso di seguire Gesù? Ha fatto la scelta (personale, convinta, definitiva) per Lui? Se sì, se no… come pensate possa evolvere questa situazione? Questo conta o non conta rispetto alla crescita e al consolidamento del vostro amore?
- Quali sono i momenti in cui ascoltate o leggete il Vangelo, per conoscere il volto di Gesù e incontrare la sua persona (per non avere di Lui sono una “vaga idea”)?
- A che età avete finito di “andare a scuola” da Gesù? Vi sentite “formati”, preparati, aggiornati su di Lui? Basterebbe fare il confronto con le energie spese per altri settori della vita che vi piacciono!
- Avete delle domande che vi piacerebbe porre a Gesù? Come fate?
- I cristiani pregano con altri cristiani… e anche da soli!
- Com’è il vostro rapporto con la Messa? Come mai è così?
- Chi e cosa conoscete della vostra comunità cristiana?
- Qualche volta parlate (pregate) con Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo? Cosa gli dite? Cosa vi dice?
- I cristiani amano i “prossimi”
- Ti ritieni una persona che ama? Chi e come? Quanti? Chi non ami? C’è una differenza tra “amare” e “tollerare” o “sopportare”…
- Ti affascinano gli esempi di cristiani che amano sul serio (per scelta; fino in fondo; pagando di persona; gratuitamente)?
- Amando con tutto te stesso/a il tuo fidanzato/a (futuro sposo/a) tu vuoi amare Gesù? C’è in te la volontà di fare riferimento a Lui? Cosa fai concretamente per voler bene a Gesù?
- Chi vede voi due, rimane attirato dal modo con cui vi amate reciprocamente? Che cosa mostrate del vostro modo di amarvi?
- I cristiani appartengono e formano la Chiesa
- In quanto battezzati, voi siete parte della Chiesa, voi siete Chiesa. Come ti poni rispetto a questa Madre? Ti interessa, non ti importa, ti dispiace farne parte? Che esperienze di Chiesa hai avuto?
- Non ti piace o non ti convince del tutto “dover” venire a dire davanti alla Chiesa (il prete, i parenti, il CPM, il rito in chiesa con altri fedeli) che vuoi amare il tuo partner?
- Vorresti dire o fare qualcosa perché la Chiesa sia sempre più fedele al suo Fondatore-Sposo (Gesù), perché sia più bella, perché sia più “amabile”? Il vostro amore può far qualcosa in questo senso?
- Noi due sacramento
- Attualmente nel ritmo della tua-vostra vita ci sono “Parola di Dio-Preghiera-Prossimo”? Se non ci fossero, come potrai-potrete dire di essere discepolo di Gesù e non di un’altra “idea” di Dio?
- Chi vedrà voi due uniti dal matrimonio-sacramento vedrà Gesù che ama la Chiesa: è proprio questo il vostro desiderio? Così vi vedono i vostri familiari e gli amici?
- Riuscite a parlare tra voi di questa dimensione fondamentale della vita, quella “verticale”? Come educherete i vostri figli a vivere con Gesù? Quali scelte state facendo già ora per essere educatori della fede un domani? Siete-sarete per loro esempi di vita cristiana?