Contenuti aggiuntivi all’interno: Schede di approfondimento – Testo canzone
- PREGHIERA INIZIALE
- ASCOLTIAMO IL SIGNORE CHE CI PARLA
- RILEGGIAMO CON ATTENZIONE
- MEDITIAMO CONSIDERANDO LA NOSTRA REALTA’ DI COPPIA
1. PREGHIERA INIZIALE
Nel mio cuore, Signore, si è acceso l’amore per una creatura che anche tu conosci e ami. Ti ringrazio di questo dono che mi inonda di una gioia profonda; mi rende simile a te che sei l’Amore; mi fa comprendere il valore della vita che tu mi hai donato. Fa’ che io non sciupi questa immensa ricchezza che mi hai messo nel cuore. Ti prego per chi è al mio fianco e mi ama, per noi che stiamo accettando di vivere insieme l’avvenire; rendici degni l’uno dell’altra. Preparaci al matrimonio, alla sua bellezza, alle sue responsabilità, perché con tutto noi stessi siamo fin d’ora uniti nel tuo stesso amore. Amen
2. ASCOLTIAMO IL SIGNORE CHE CI PARLA
Dal Vangelo secondo Marco (1,16-20; 2,13-14; 3,13-19)
cap. 1: 16Passando lungo il mare di Galilea, [Gesù] vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
cap. 2: 13[Gesù] uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. 14Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
cap. 3: 13[Gesù] salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. 14Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare 15con il potere di scacciare i demòni. 16Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, 17poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del tuono»; 18e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo!
3. RILEGGIAMO CON ATTENZIONE
1. Passando
a. Gesù cammina, non sta fermo, è sempre in mezzo alla gente.
b. L’incontro sembra casuale: passa, vede, dice qualcosa… In realtà cerca e prova a chiamare? Com’è il suo sguardo? Com’è la sua voce? Qualcuno forse non ha ascoltato, qualcuno ha rifiutato…
c. Cosa cercava Gesù? Cosa cercavano quelle persone?
2. Simone, Andrea… Giuda.
a. L’evangelista presenta questi personaggi col loro nome (anche con un appellativo che li specifica… un “nickname”?!). Sono persone, non comparse; sono individui, non folla; sono riconosciuti e riconoscibili; uomini concreti, non “tipologie” o “modelli”.
b. Dietro ciascuno di questi nomi vi sono tante storie, tante famiglie, una folla di volti.
c. Ci è stato tramandato anche il nome del traditore, ultimo ma non maledetto né dimenticato.
3. Venite dietro a me
a. La proposta di Gesù è semplice, chiara; ha un che di autoritario ed esigente, con un retrogusto di dolcezza: “State vicino a me; state con me; state dietro a me; mettete i vostri passi dietro ai miei; condividete il mio destino”.
b. C’è anche la promessa: “Vi farò diventare…”. E’ l’esaltazione di ciò che uno conosce, di ciò che uno sa fare, di ciò che uno è.
4. Ed egli
a. Sorprende che questi uomini abbiano risposto positivamente e prontamente. Lo stile di Gesù (la predicazione, i miracoli, lo sguardo) li deve aver colpiti e attratti già in altre occasioni.
b. Per stare dietro a Lui non hanno più tempo, energie, testa per fare altro… “lasciano” famiglia, lavoro, amicizie, paese. O si fa una cosa o si fa l’altra, coinvolti completamente.
5. Ne costituì
a. Quando Gesù compie i miracoli si accalca attorno a lui una “folla”. Esiste anche un gruppo meno numeroso, i discepoli, quelli che vanno dietro a Gesù per un po’ di tempo, lo ascoltano mentre annuncia la Buona Notizia.
b. Ad un certo punto, Gesù capisce che è il momento di proporre ad alcuni “un salto”, un “di più”. Amicizia, affetto, “discepolato” (che significa “stare dietro” a qualcuno), condivisione (convivenza!) delle vicende liete e tristi della vita di Gesù. E’ la “costituzione” di un gruppo (dodici uomini), una nuova realtà stabile, con compiti e
4. MEDITIAMO CONSIDERANDO LA NOSTRA REALTA’ DI COPPIA
1. Come ti immagini Gesù? Come ti è stato presentato? Quale sua caratteristica è particolarmente importante per te? I modi con cui sei stato amato e ami dipendono dall’aver conosciuto Gesù?
2. La storia del vostro amore di coppia comincia “casualmente”? E’ stato un “colpo di fulmine” o il frutto di una “ricerca”? In che modo la storia personale precedente ha “predisposto” all’incontro?
3. Ti sei sentito chiamato per nome? Come l’hanno detto i tuoi familiari questo nome? E tu in che modo lo diresti? Come ti definisci? Come dice il tuo nome la persona che ti ama? Esiste un tuo nickname amorevole, un’espressione nella quale ti senti identificato, abbracciato, compreso?
4. Che “storia”, che “peso” si porta dietro il cognome della persona che ami? Ti piace o ti pesa quel cognome? E il tuo?
5. L’inizio di una storia di amore è stata descritta con l’immagine del “seguire”: «Le va dietro…». Si tratta di una ricerca, di un’osservazione, di un fare la stessa strada, di un piegare in quella direzione. Sareste in grado di identificare e descrivere i modi, i tempi, le energie con cui ciascuno di voi due “è andato dietro” all’altro/a?
6. Cosa vi ha affascinato l’uno dell’altra? Ve lo siete detto… e detto bene? Questo fascino c’è ancora? Rispetto ai primi tempi, adesso che siete “alla vigilia” del matrimonio, riconoscete le differenze di “qualità dell’amore” e vi sentite in un’altra stagione della vostra relazione? Cosa la caratterizza? Sentite il bisogno di essere “costituiti” nella vita di coppia? A che punto della “stagionatura” della vostra coppia vi trovate?
7. Cosa ha “lasciato” ciascuno di voi due per cominciare a stare dietro all’amore per l’altro/a? Lasciato davvero “tutto” o c’è ancora da lasciare? A che punto sono la vostra riflessione e il vostro dialogo circa il rapporto tra la propria realizzazione personale e la costruzione della coppia?
8. A quale “cerchio” di coloro che sentono e vedono passare Gesù tu appartieni? Tra i “vicini”, i “curiosi”, i “delusi”, i “lontani”… Perché? Quale è stata la storia del tuo rapporto di vicinanza-allontanamento da Gesù e dalla Chiesa?
9. E’ cambiato qualcosa della tua relazione con Gesù da quando sei con questo fidanzato/a? Come mai dopo anni di relazione di coppia vi è sembrato opportuno e adeguato a voi “passare da Gesù” qui in parrocchia?
10. E se tra quei nomi chiamati da Gesù ci fossero anche i vostri… proprio ora?! La chiamata (“vocazione”) alla vita (con il proprio DNA), in quella famiglia, in questo tempo, in questa geografia, con la possibilità di fare la propria storia; con la possibilità di essere cristiano; con la capacità di amare un’altra persona (oltre te stesso/a); con l’appello nominale a sposarsi “nel Signore”.